NEL M5S QUALCUNO TIFA PER BERLUSCONI

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Foto Fabio Cimaglia / LaPresse 13-06-2019 Roma Politica Palazzo Grazioli. Comitato di presidenza di Forza Italia Nella foto Silvio Berlusconi Photo Fabio Cimaglia / LaPresse 13-06-2019 Roma (Italy) Politic Palazzo Grazioli. Summit by Forza Italia In the pic Silvio Berlusconi

C’รจ chi tifa per Silvio al Colle, nel Movimento 5 Stelle. Anche se la linea ufficiale indicata da Giuseppe Conte รจ un ‘no’ secco al nome di Berlusconi, raccontano che vari parlamentari sarebbero tentati dalle sirene di Arcore e pronti a votare quello che in passato รจ sempre stato additato come il ‘nemico numero 1’ del Movimento fondato da Beppe Grillo e ora guidato dall’avvocato di Volturara Appula. Secondo gli ultimi boatos in quel grande magma rappresentato dai gruppi parlamentari, dove si annidano i franchi tiratori pronti a colpire nel momento decisivo, lo ‘scouting’ forzista starebbe dando i suoi primi, piccoli frutti. Almeno stando agli umori e al clima preoccupato emersi nei recenti conciliaboli pentastellati. 

In particolare, a quanto apprende l’Adnkronos, un esponente M5S del governo Draghi avrebbe messo alcuni colleghi parlamentari al corrente del “rischio” che, nel segreto dell’urna, diversi eletti grillini possano votare in dissenso a favore del Cav. Si tratterebbe di una piccola minoranza, almeno per ora. L’esponente governativo parla di almeno cinque deputati. Cifre che non si allontanano da quelle in possesso di Gregorio De Falco, senatore del Gruppo Misto eletto nel M5S che ancora oggi conserva buoni rapporti con molti suoi ex compagni di partito: “Ho saputo che Berlusconi puรฒ contare sull’appoggio di almeno 7 grillini alla Camera”, confida all’Adnkronos l’ex capitano di fregata. 

Voci di corridoio, indiscrezioni che allo stato attuale, con la sessione di bilancio ancora da chiudere, hanno un peso relativo, ma che comunque danno l’idea di quello che potrebbe essere il clima delle prossime settimane, quando il grande Risiko del Quirinale entrerร  nel vivo. Ma per molti, nel M5S, al solo sentire nominare Berlusconi scatta una sorta di riflesso pavloviano: “E’ inutile che si parli di consenso largo per il Quirinale se la destra continua a tirare in ballo Berlusconi. Il nostro รจ un vero e proprio veto sul suo nome e su tutto ciรฒ che rappresenta. E’ improponibile, attacca in una nota Mario Perantoni, presidente della Commissione Giustizia della Camera, il quale aggiunge: “Salvini si chiede: perchรฉ no Berlusconi? Questa non รจ una domanda ma una provocazione che respingiamo al mittente”. Un giovane deputato 5 Stelle invece la vede cosรฌ: “Non credo che qualcuno dei nostri possa votare Berlusconi. Tuttavia penso che alcuni, se dovessero scegliere tra Pera e Berlusconi, o Casini e Berlusconi, diranno: meglio zio Silvio a ‘sto punto”.

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