SI ROMPONO E NON SI SCASSANO

grande appuntamento per la ripartenza annunciato dal premier CONTE, gli Stati generali dell’economia, rischia già di slittare. Come riporta l’Ansa, durante una riunione con i capidelegazione della maggioranza, sono emersi malumori e tensioni da parte del Pd. In particolare è il capodelegazione Dem Dario Franceschini ad aver espresso le critiche del partito, stando a quanto riferito da fonti di maggioranza.

Ad accendere le tensioni sono le diverse posizioni degli esponenti al governo. Se da un lato Conte, appoggiato dal M5s, spinge per definire un Recovery plan il prima possibile per dare un segnale chiaro all’Europa e all’Italia, dall’altro il Pd è scettico. Il Corriere della Sera riporta le parole di Franceschini: “Arrivano quasi 200 miliardi e non abbiamo una strategia per spenderli”.

Anche la quota di Iv al governo, la ministra delle Politiche Agricole Teresa Bellanova, ha espresso le sue perplessità, elencando i nodi che Conte dovrà sciogliere: “Come si fa a presentarsi davanti ai sindacati e a Confindustria se su infrastrutture, Alitalia, Ilva e Autostrade la pensiamo tutti in modo diverso?”.

E il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha osservato: “Se lo chiamiamo Stati generali non possiamo arrivare senza un documento e cavarcela in tre giorni”.

Gli Stati generali, previsti già per lunedì, molto probabilmente slitteranno a mercoledì o giovedì. Tra lunedì e martedì, come riporta il Corriere della Sera, Conte incontrerà i gruppi parlamentari e poi nuovamente i capidelegazione per delineare il piano.

Le tensioni hanno cavalcato l’onda del sospetto scaturita dall’ipotesi che Conte potesse presentare una sua lista, che secondo le rilevazioni Sky tg 24 otterrebbe un’importante fetta di consensi.

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