Bob Dylan aveva “regalato” un brano un brano a Post Malone

Il testo di “Be Not Deceived” andava musicato da Malone ma il lavoro non è mai stato terminato

Accostare Bob Dylan e Post Malone può sembrare strano, ma in in realtà non lo è perché il giovane artista è un fan dichiarato del Maestro. Questa vicinanza artistica poteva essere anche più concreta se le cose fossero andate diversamente.

La storia raccontata da Rolling Stone US parte dall’idea del produttore (del mondo hip hop) Michael Cash di coinvolgere artisti come Kendrick Lamar, J. Cole e appunto Post Malone in un disco di canzoni di Bob Dylan, prendendo spunta da “Lost on the River: The New Basement Tapes”, progetto (del 2014) in cui Elvis Costello, Marcus Mumford, Taylor Goldsmith, Jim James e Rhiannon Giddens hanno creato musica con dei testi inediti di Bob Dylan.

Cash si è rivolto a Jeff Rosen, manager di Dylan, proponendogli di elaborare un brano di Dylan da parte di Post Malone, che è un grande fan del cantautore americano, al punto di averne tatuato il volto sul bicipite sinistro. Rosen, dopo aver valutato la situazione (e controllato bene il successo di Malone) ha confermato la volontà di Dylan di dare un suo testo al collega. Sono arrivate così via mail le liriche di “Be Not Deceived”. “Parla della fine dell’innocenza”, dice Cash, “e di quel che la gente deve affrontare, tipo una massa di bambini senza guida, senza genitori, senza tutori, senza pastori. Parla di andare là fuori e farti strada da solo. Se la leggi, beh, capisci che è poesia. È stupenda”.

Della stessa idea anche Malone che si è messo a piangere quando Cash gliel’ha letta per telefono.

L’accordo è fatto e tutto è dunque pronto. Malone e Cash a marzo 2021 entrano nello studio del produttore vicino a Woodstock e iniziano a lavorare sul brano. Malone, ma lui non ha mai confermato, sperava nella presenza di Dylan durante le fasi di lavorazione. 

Cash e il team di Malone, tra cui il produttore Louis Bell, hanno lavorato sul brano che era pronto in buona parte quando Malone se n’è dovuto andare. “Non era finito. – ricorda Cash – C’era bisogno di un tocco in più. Non era completo, ma era una canzone ben avanti. Aveva un inizio, una parte centrale e un finale. C’erano un ponte e un ritornello. Aveva giusto bisogno di essere completata”. Quello che era uscito piaceva anche a Jeff Rosen che però concordava sul fatto che andasse finita. 

Purtroppo non è mai successo e qual brano resta incompiuto. “Tutto quel che posso dire è che è passato dall’essere un progetto entusiasmante a finire in un nulla di fatto. E nessuno sa dire perché. – afferma dispiaciuto Cash – Pensavo che la terminasse, insomma è un pezzo di Dylan….” 

Stufo di aspettare che tutto si concludesse Rosen e lo staff di Dylan hanno ritirato i diritti all’utilizzo della canzone da parte di Malone il quale non ha mai spiegato le ragioni di questa brusca interruzione. Cash, da parte sua, non approfondisce e dice senza chiarire: “sembra che nessuno abbia gestito le aspettative e che ci sia stata poca comunicazione. Era un bel pezzo di musica, poi le cose sono diventate strane, molto strane”. Tiene viva però la sua speranza “Mi auguro che Dylan e Rosen ci diano nuovamente il permesso di usare il testo. Mi piacerebbe completare la registrazione. Sarà finita in modo strano, ma stiamo parlando di due musicisti importanti, hanno fatto un gran lavoro, la gente deve sentirlo”. 

Uno strano comportamento per un artista che si dichiara fan di Dylan, che come detto ha tatuato il suo volto e già in passato ha riletto anche dei brani del Premio Nobel per la letteratura.

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