DESIREE’ DUE ERGASTOLI E DUE CONDANNE

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La mamma durante la lettura della sentenza per l’omicidio di Desiree Mariottini nell’aula bunker di Rebibbia. Roma, 19 giugno 2021. ANSA/CLAUDIO PERI

Resta in carcere anche l’imputato per il quale in un primo tempo era stata disposta la scarcerazione per la scadenza dei termini della custodia cautelare. La madre: “Mi attendevo quattro ergastoli”

Due ergastoli e due pesanti condanne: è la sentenza per l’omicidio di Desireè Mariottini, la 16 enne di Cisterna di Latina uccisa il 19 ottobre del 2018 a Roma in uno stabile abbandonato nel quartiere San Lorenzo.

In serata, dopo aver ascoltato le repliche delle parti e dopo oltre nove ore di camera di consiglio, i giudici della III Corte d’Assise hanno emesso il loro verdetto: Mamadou Gara e Yussef Salia sono stati condannati al carcere a vita; 27 anni di reclusione sono stati inflitti ad Alinno China e 24 anni e sei mesi a Brian Minthe, per il quale la Corte d’Assise aveva disposto la scarcerazione per l’accusa di droga ma che resterà in carcere. All’uomo è stata, infatti, notificata in queste ore una nuova ordinanza cautelareper l’accusa di omicidio della minorenne.

Nei confronti dei quattro cittadini africani le accuse vanno, a seconda delle posizioni, dall’omicidio volontario alla violenza sessuale aggravata, alla cessione di stupefacenti a minori.

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