DI BATTISTA CONTRO TUTTI

“Quasi 275 mila occupati in meno (400 mila in meno in due mesi) e 746 mila persone in più che hanno smesso di cercare lavoro. Questi dati si riferiscono ad aprile scorso. A questa tragedia se ne aggiunge un’altra: quella che vivono i lavoratori a nero, fantasmi veri e propri. Non è questo il momento di fare i perbenisti. Nessuno intende giustificare il lavoro nero ma i lavoratori in nero esistono, sono persone e nei momenti drammatici lo Stato deve pensare anche a loro“. Questa la proposta di Alessandro Di Battista, scritta in un post su Facebook ripreso dall’Adnkronos.

L’ex deputato del M5S continua dicendo che “degli screzi tra Meloni e Salvini,della mascherina tricolore di Salvini, del colore della giacca di Pappalardo, dei sondaggi, delle regole interne ai partiti,della bibbia di Trul non me ne frega…“.

“Dopo l’estate, soprattutto dopo l’estate, le condizioni socio-economiche per milioni di italiani saranno drammatiche (e meno male che è stato approvato il reddito di cittadinanza, fondamentale in questo momento) – prosegue il post -. Molte persone (soprattutto giovani ma non solo loro) non riusciranno a trovare occupazione nel lavoro stagionale. E pensateci bene, nella situazione attuale sarà più difficile persino trovare un lavoro come lavapiatti a Londra“.

Di Battista attacca poi Emma Bonino, volto di +Europa: “Ieri ho letto una dichiarazione della Senatrice: ‘Lo Stato non deve creare lavoro’. A parte il fatto che detto da una Signora che è stata 7 volte deputato della Repubblica, 2 senatore, 4 euro-deputato, 3 volte ministro ed una volta commissario europeo (e che quindi campa con denaro pubblico, cioè dello Stato, dal 1978) lo trovo poco elegante. Ma soprattutto è una posizione sbagliata!”.

Quindi, la proposta: “In momenti di crisi lo Stato deve trasformarsi in datore di lavoro. Per questo ho lanciato il ‘servizio ambientale’. Un programma statale rivolto a giovani disoccupati con un duplice obiettivo: ridurre la disoccupazione in un momento di drammatica recessione e contestualmente realizzare migliaia di interventi per la messa in sicurezza e pulizia del nostro territorio”.

“Arriveranno tanti soldi nei prossimi mesi – sottolinea Di Battista -. Vanno investiti in settori produttivi (l’ambiente lo è) e vanno utilizzati per migliorare le condizioni di vita degli italiani in difficoltà che sono molti di più di quel che possiamo immaginare. Ripeto, io non sono uno statalista e credo fortemente nell’impresa privata. Degli oltre 260 mila euro che ho restituito alla collettività tagliandomi lo stipendio da parlamentare, circa 210 mila li ho dati a sostegno delle piccole e medie imprese private“.

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