Fabio Volo: “Il mio più grande successo è stato pagare i debiti di papà. Se n’è andato lentamente, aveva l’Alzheimer”

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“Papà se n’è andato lentamente, aveva l’Alzheimer, in qualche modo non c’era già più. Il più grande successo della mia vita è stato pagare i suoi debiti”. Fabio Volo si racconta in un’intervista al Corriere della sera, ripercorrendo la sua infanzia, il rapporto con i genitori e la sua vita da padre.

“Mio padre si chiamava Giovanni Bonetti. Non c’è più da cinque anni. È mancato cinque mesi dopo che è nato il mio secondogenito, Gabriel. Quando sono andato all’ospedale a Brescia perché Johanna doveva partorire, il giorno successivo lui è stato ricoverato. Andavo in un reparto dove ero padre e in un altro dove ero figlio, in situazioni opposte. È stata una esperienza intensa. Papà se n’è andato lentamente, aveva l’Alzheimer, in qualche modo non c’era già più. Le cose che dovevamo ricucire, alcuni scontri su idee politiche o sulla vita, le avevamo già ricucite”

Il regalo più grande fatto ai suoi genitori è anche quello che considera il principale successo della sua vita:

“Mio padre purtroppo ha sempre avuto grandi problemi economici, pignoramenti, sono cresciuto dentro questa bolla della povertà. Non che non ci fosse da mangiare, ma il non poter fare le cose. Quando sono stato fortunato abbastanza da aiutarli ho pagato i suoi debiti, ho comprato casa per loro e li ho mandati in pensione qualche anno prima. Il più grade successo della mia vita è stato quello”

Ora Fabio Volo è padre di due bambini, ai quali non fa pesare il suo successo:

“Mi hanno visto fare la radio, ma a casa non ho mai messo un mio film, mi hanno riconosciuto solo nel video di Rovazzi. Mi chiedono se conosco chi mi ferma per strada per un selfie. Con loro sono molto semplice, quando smetto di lavorare torno a essere Fabio Bonetti che ha gli amici di Brescia o di Milano di sempre”

A questo punto della sua vita, sa chi dover ringraziare per ciò che è diventato:

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