LA COMMEDIA DEI DPCM PREVEDE IL LOCKDOWN NATALE E CAPODANNO

Lockdown e zona rossa a Natale: il Governo decide, cosa cambia. Si prospetta un mini lockdown durante i giorni di festa tra Natale e Capodanno in Italia. Il Governo è pronto a prendere una decisione drastica dopo aver incontrato il Cts in giornata.

Misure più rigide sono necessarie, ma è pur vero che mentre in Germania, che ha decretato il lockdown nazionale per le festività di Natale, la curva epidemiologica sale, in Italia abbiamo una curva finalmente discendente, seppur il calo procede lentamente. Questa, in estrema sintesi, la posizione espressa dal Comitato tecnico scientifico nella riunione col premier Giuseppe Conte e Luciana Lamorgese, sul tavolo la questione del lockdown nazionale in vista delle festività. L’ipotesi è quella di decretare l’Italia in zona rossa nei festivi e prefestivi, dunque 24-25-26 dicembre, 31 dicembre e primo gennaio, 5 e 6 gennaio.

Natale, il Cts al Governo: «Italia tutta zona rossa per le feste di Natale». Si va verso un mini lockdown      

Ad essere convinti della necessità di un nuovo lockdown, con negozi e ristoranti chiusi e impossibilità di spostarsi, i ministri Dario Franceschini, Francesco Boccia e Roberto Speranza. Ma non tutti nel governo sono sulla stessa posizione, complice of the Cts, che chiede sì misure più rigide – «è inevitabile e ne siamo tutti convinti», spiega uno dei ministri al tavolo- ma non necessariamente una ‘zona rossà per l ‘Italia intera. Altro nodo da sciogliere è quello dei ristori, inevitabili se si procederà con la chiusura delle attività, ma con non pochi problemi dal punto di vista economico. Il governo tornerà ad aggiornarsi nelle prossime ore per decidere. Intanto il braccio di ferro è in atto.

Gli esperti del comitato tecnico scientifico, nel corso della riunione con i capi delegazione e il governo, avrebbero espresso forte preoccupazione su un possibile allentamento delle misure che potrebbe pregiudicare una nuova evoluzione negativa della curva, ora in lentissimo miglioramento. I risultati di comportamenti sbagliati, ha sottolineato il Cts, arriverebbero proprio a gennaio e in particolare a partire dal 7 gennaio quando invece il paese dovrebbe ripartire e milioni di persone si rimetteranno in moto tra la scuola e il lavoro.

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