LE REGIONI RIAPRONO IL 3 GIUGNO DISACCORDO CON IL GOVERNO

Riapertura totale delle regioni e spostamenti liberi, ma con nuove misure di controllo, a partire dal 3 giugno, oppure il rinvio di una settimana per tutti. Sarebbero queste, secondo il Corriere della Sera, le due alternative che il Governo proporrà ai presidenti di Regione nella conferenza convocata per il 30 maggio. L’esecutivo cercherebbe così di porre fine alle polemiche sorte per l’eventuale chiusura limitata solo a Lombardia e Piemonte e alle proposte dei governatori che pretendono una patente di immunità per l’accesso ai territori del Sud.

I numeri delle regioni del Nord avevano fatto ipotizzare scenari diversi, che prevedeva il ripristino degli spostamenti tra diverse regioni senza limitazioni.

Con i nuovi dati del monitoraggio settimanale effettuato dal Ministero della Salute, con particolare riguardo al fattore Rt, cioè il tasso di contagiosità del coronavirus, il Governo deciderà definitivamente come agire. Il report tiene conto di 21 indicatori, che comprendono il numero di tamponi effettuati, i nuovi malati, i guariti, i deceduti e la tenuta delle strutture sanitarie.

L’esecutivo, riporta il Corriere della Sera, sarebbe dell’idea di procedere tutti insieme. Se i numeri di Lombardia e Piemonte non dovessero dimostrarsi adeguati per la riapertura, si potrebbero posticipare gli spostamenti di una settimana per tutte le regioni. Sono di questa idea alcuni esperti, come Walter Ricciardi, che si è detto contrario ,come sempre,alla riapertura per la parzialità dei dati raccolti finora.

“Misure restrittive rispetto ai decreti non sono vietate, ma devono essere comunque in linea. Altrimenti impugneremo i provvedimenti davanti al Tar“, ha spiegato Francesco Boccia, sottolineando che nuove decisioni verranno prese per tutti o per nessuno. Il ministro si è dichiarato contrario al passaporto sanitario proposto da alcuni governatori, in testa quelli di Sicilia e Sardegna.

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