M5S ELETTI SPACCATI IN ASSEMBLEA

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Mai come in questo momento le truppe dei deputati M5S si scoprono divise. Al Senato pro Conte maggioranza

Con Grillo o con Conte? La spaccatura tra i deputati 5 Stelle, apprende l’Adnkronos, emerge nel corso dell’assemblea serale, convocata presso l’Auletta dei gruppi per fare il punto della situazione sullo stallo politico. Mai come in questo momento le truppe M5S si scoprono divise. “Ricordiamoci che è stato Beppe a portarci qui dentro”, ricorda Stefano Buffagni ai presenti. L’ex viceministro dello Sviluppo economico prova a fare da paciere: “Per una volta chiediamo noi a Beppe e Giuseppe responsabilità. Vediamoci e capiamo come difendere un sogno comune”. E avverte: “Qualsiasi cosa si deciderà, dobbiamo garantire che ci sarà agibilità coordinata in vista del Quirinale. La nostra nemesi non può finire con Berlusconi al Quirinale perché divisi”.

“Servono regole condivise, bisogna di rimettere insieme le parti”, il ragionamento espresso dal ministro Federico D’Incà: “Serve uno statuto, dice, “le regole fatte prima non andavano bene”. Il questore della Camera Francesco D’Uva fa appello all’unità: bisogna stare assieme, il Movimento siamo tutti noi, non bisogna ragionare come transfughi. Alberto Zolezzi, grillino della prima ora, si schiera con il cofondatore del M5S: servono pesi e contrappesi, non si può dare tutto il potere in mano a una sola persona. L’ex sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo chiede di preservare i valori del Movimento: “Resti il vincolo dei due mandati”.

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