POLTRONISSIMA 2020 RIPARTE IL CIRCO
“Mercato di poltrone fra Pd, Renzi e 5 Stelle. Ringraziano i 500 mafiosi e delinquenti usciti dal carcere e i 500.000 clandestini che aspettano la sanatoria, non ringraziano gli Italiani. Insieme a voi li fermeremo e costruiremo un’Italia migliore, promesso”. Così Matteo Salvini, nel giorno sulla mozione di sfiducia al ministro Bonafede, postando su Facebook un fotomontaggio con i volti raggianti del Guardasigilli, Giuseppe Conte, Maria Elena Boschi e Matteo Renzi. Nella didascalia al post, la scritta ‘Il circo’ con affiancato il volto di un clown.
Mentre Matteo Renzi ha appena chiuso il microfono in Senato, avendo “svelato” il voto a favore del ministro Bonafede, sui social di Fratelli d’Italia spunta il fotomontaggio con lo stesso Renzi e Luigi di Maio al centro dell’immagine, “uniti” da una poltrona, con la scritta a caratteri cubitali: “Renzi cede su Bonafede, il M5S cede sulla sanatoria dei clandestini – L’ennesimo patto della poltrona?”. Nel post il testo di Giorgia Meloni che scrive: dopo l’ok dei 5Stelle alla «sanatoria indiscriminata per i clandestini proposta dal partito di Renzi, e dopo il lungo colloquio tra Conte e Maria Elena Boschi per trattare chissà quale altra poltrona, Renzi ha annunciato che difenderà il ministro Bonafede». «Che sorpresa», ironizza la leader di Fratelli d’Italia, che poi si rivolge diretta all’ex premier: «Renzi se continui così tra un po’ avrai più poltrone che voti».
Ma cosa aveva detto in Aula Renzi? «Ministro Bonafede, lei diceva: “se c’è un sospetto, anche chi è pulito si dimetta”. No signor ministro, bisogna rifiutare la cultura del sospetto: certe sue espressioni sul giustizialismo ci hanno fatto male». Lo ha dichiarato Renzi, citando Falcone e rivolgendo un saluto all’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, con riferimento alla vicenda della presunta trattativa Stato-Mafia. Il leader di Italia Viva ha detto di non poter credere che Bonafede abbia stretto «un qualche accordo con la mafia», esortando il ministro della Giustizia a fare «il ministro della giustizia e non dei giustizialisti, e vedrà che ci avrà al suo fianco».
Renzi si è poi rivolto al premier Giuseppe Conte: «Da parte del governo ci sono stati segnali importanti, come la battaglia di legalità portata avanti da Teresa Bellanova, ma c’è ancora molto da fare. Non ci interessano le poltrone da sottosegretari, noi vogliamo sbloccare i cantieri e riaprire le scuole prima dei pub».