Tim Burton non rivede i suoi film: “Mi commuovo”

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Tim Burton, in attesa degli otto episodi dedicati a Mercoledì su Netflix, ha spiegato perché ha serie difficoltà a rivedere i suoi lavori precedenti, film amati da un vasto pubblico

Quando hai una carriera come quella di Tim Burton, che espone ancora il suo lato gotico con Mercoledì, serie su Netflix dal 23 novembre, forse sarebbe perdonabile adagiarti sugli allori e bearti dei risultati che hai conseguito, riguardando i passati successi. Come però l’ideatore di perle come Nightmare Before Christimas ha raccontato a Deadline, nel suo caso questo non vale, anzi: rivedere le sue passate opere lo porta alle lacrime.

Tim Burton si commuove quando rivede i suoi film

Non c’è da stupirsi se il regista dell’imminente Mercoledì, serie dedicata a Mercoledì Addams, ha un rapporto emotivo con la propria creatività, sfoderando ancora una volta la sensibilità particolare che ha dato vita a opere storiche come Beetlejuice, Batman, Edward Mani di Forbice, Mars Attacks! o Ed Wood. Deadline infatti ha ottenuto dal grande Tim Burton una confessione sul suo modo di rapportarsi con i propri precedenti lavori. Un certo timore di scoperchiare il proverbiale vaso di Pandora, per reincontrare se stessi. Ecco le parole del regista:

In realtà non guardo i miei film. È strano vedere le clip. Mi viene da piangere. Ho la sensazione che ciascun film che fai sia parte della tua vita, è una cosa molto profonda, ha un grande significato, è come rivedere tutta la tua vita scorrerti davanti. Ecco perché l’ho paragonato [l’azione di guardare le proprie cose, ndr] a un funerale, però in senso buono, cattura momenti della tua vita.

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