ECONOMIA: BOLLETTE

La lista delle misure del nuovo decreto Aiuti è rimasta aperta al ministero dell’Economia fino a tarda sera. Sul tavolo dei tecnici i numeri di una nuova rateizzazione delle bollette. La scelta del contenitore – il testo sul tavolo del Consiglio dei ministri di oggi o la manovra – è appesa ai soldi a disposizione, ma il tentativo c’è e spiega che il governo prova ad anticipare un segnale tangibile sulle fatture della luce. Così come sono tangibili i fringe benefit aziendali per i lavoratori: il tetto dell’esenzione dalle tasse sarà portato da 600 a tremila euro, a novembre e dicembre. Il marchio del governo Meloni finisce qui.

Il resto del decreto Aiuti quater è un allungamento a fine dicembre della strategia adottata da Mario Draghi: rinnovo dei crediti d’imposta alle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas, proroga dello sconto da 30 centesimi su un litro di benzina e diesel e del taglio dell’Iva al 5% sul metano. Il decreto può contare su 9,1 miliardi, ma il governo guarda già al 2023. È il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ad anticipare i contenuti della manovra durante l’audizione sulla Nadef alla Camera. «La politica di bilancio proseguirà nel solco degli interventi finora adottati», dice per spiegare che i 21 miliardi contro il caro energia andranno al rinnovo dei crediti d’imposta per le imprese e del taglio dell’Iva al 5%, ma anche alla riconferma di due misure decise da Draghi.

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