I DPCM E IL SOLITO CAOS DI QUESTO GOVERNO

Il copione รจ sempre lo stesso: regna il caos totale a poche ore dalla nascita dell’ennesimo Dpcm. Non sono bastati il fine settimana e la giornata di lunedรฌ per sciogliere gli innumerevoli nodi che si sono creati nel corso delle discussioni tra lo Stato e gli enti locali. Ma le decisioni andranno prese in fretta perchรฉ il premier Giuseppe Conte non puรฒ aspettare: entro domani bisognerร  dare vita alle prossime misure per contenere la diffusione del Coronavirus. La svolta arriverร  nel pomeriggio, quando i dati sulla curva – anche differenziati da Regione a Regione – verranno divulgati dal Comitato tecnico-scientifico. Solamente dopo ci sarร  la firma del nuovo decreto. Ad annunciarlo รจ stato Matteo Mauri: “Si prevedono una serie di azioni obbligatorie che stringano ancora di piรน rispetto sostanzialmente alla circolazione di persone”. Ma le sue parole fanno sorgere un dubbio: il pugno duro entrerร  in vigore giร  da stanotte? Effettivamente il viceministro dell’Interno ha fatto sapere che il “meccanismo della differenziazione sul territorio con le tre fasce” sarร  valido “immediatamente dopo”.

La situazione continua a essere davvero surreale: c’รจ chi dice che andremo a dormire senza sapere le nuove norme. Lockdown, bar chiusi, negozi aperti e lezioni a distanza? Lo scopriremo domani mattina, probabilmente. Lo ha comunicato Sandra Zampa, sottosegretario alla Salute: “Sono convinta che domattina ci sveglieremo con un Dpcm giร  pronto”. Intanto รจ tempo anche di infiniti colloqui: dopo 5 ore รจ stato sospeso il vertice dei capidelegazione di maggioranza con il presidente del Consiglio. La riunione con le Regioni, inizialmente prevista per le 15.30, รจ slittata alle ore 17. Stando a quanto si apprende, gli uffici stanno ultimando la scrittura dei testi. Dunque il punto della situazione con i governatori si terrร , come chiesto dal ministro Francesco Boccia, solo quando il Dpcm sarร  pronto cosรฌ da poter discutere concretamente delle misureproposte. “Immagino ci sarร  stasera, dopo l’incontro con le Regioni”, ha annunciato il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri. Saranno pertanto fondamentali gli ultimi dettagli da limare, tenendo sempre in considerazione le parole pronunciante da Conte ieri alle Camere.La bozza del Dpcm

Si sta lavorando alla stesura della bozza dei provvedimenti da adottare. Tuttavia iniziano a emergere le prime indiscrezioni. Al vaglio dell’esecutivo vi sarebbe l’ipotesi di fermare gli spostamenti tra Comuni anche nelle zone delle Regioni “gialle”, cioรจ dove il rischio Covid-19 viene considerato intermedio e che perciรฒ devono assumere misure stringenti per evitare un lockdown. Ci si potrร  muovere solo tra i territori “verdi”, ovvero dove i dati epidemiologici sono ancora sotto controllo, mentre si va verso il divieto di entrata e uscita tra Regioni in area “gialla” e “rossa”. Nello specifico la questione che divide nettamente รจ la chiusura delle Regioni in forte crisi: scatterร  oggi (dopo il monitoraggio e la firma del Dpcm) oppure si parte da oggi per valutare la situazione tra tre settimane in seguito alle quali si entra nella fascia piรน alta di rischio? I giallorossi vorrebbero chiudere subito, ma alcuni presidenti di Regioni si sono detti contrari.

Tra le possibilitร  anche quella di tenere aperte le scuole, con didattica in presenza fino alla prima media, nelle Regioni “rosse”; invece ci sarร  la didattica a distanza per la seconda/terza media e le scuole superiori. Non sono mancati gli scontri neanche su questo tema: il ministro Lucia Azzolina prosegue nella sua linea di difesa della lezione fisica, ma alla fine dovrร  arrendersi alla didattica online. Si discute sull’utilizzo dell’autocertificazione, fortemente voluta dal ministro Roberto Speranza, nei territori “rossi”: essa andrร  sicuramente esibita qualora si dovesse uscire dopo le 21 o le 22, in seguito all’inizio del coprifuoco serale nazionale. Confermato lo stop ai musei e ai teatri. I centri commerciali resteranno chiusi nel weekend, fatti salvi i servizi essenziali come farmacie ed edicole; bandite le slot machine nei tabaccai. L’intenzione รจ quella di prevedere queste ultime misure sull’intero territorio nazionale, quindi anche nelle aree “verdi”.

Il nodo coprifuoco

Resta acceso sul tavolo del governo il dibattitosul coprifuoco. In sostanza, riferisce l’Adnkronos, sono due le ipotesi in campo: consentire la circolazione solo per motivi di lavoro, salute e altre urgenze alle 21 o alle 22. Ma per sbrogliare il nodo si dovrร  attendere il vertice governo-Regioni con Comuni, Province, i ministri Boccia e Speranza, il commissario Domenico Arcuri e il capo della Protezione civile Angelo Borrelli.

Da Italia Viva รจ piรน volte trapelata la contrarietร  al coprifuoco alle 21 e pertanto la richiesta รจ quella di posticiparlo alle 22. I renziani si sono schierati contro pure l’eventuale chiusura domenicale dei ristoranti perchรฉ, come evidenziato dal Comitato tecnico-scientifico, sarebbero i luoghi piรน ligi alle regole sul distanziamento. Anche perchรฉ, dettaglio non da poco, tutto ciรฒ potrebbe portare alla perdita del controllo sociale con il rischio di assembramenti nella abitazioni private. Il ministro Teresa Bellanova ha nuovamente espresso la forte preoccupazione per i danni che potrebbe ricevere la filiera agroalimentare.

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