Roger Water annuncia il suo nuovo The Dark Side Of The Moon
‘The Dark Side Of The Moon Redux’ uscirà il 6 ottobre, a 50 anni dalla versione originale

A cinquant’anni dalla registrazione originale con i Pink Floyd Roger Waters annuncia la pubblicazione di “The Dark Side Of The Moon Redux‘, una sua personale reinterpretazione di uno degli album più famosi (e venduti) della storia.
Ad anticipare l’uscita la nuova versione di ‘Money’, differente sia nella parte musicale (molto lenta e cupa con il basso in evidenza e interventi degli archi), sia in quella lirica, con una nuova parte di testo che si aggiunge a metà del brano.
Pubblicato nel 1973 dai Pink Floyd, quando Waters aveva 29 anni, ‘The Dark Side Of The Moon‘ era meditazione sull’esperienza umana, sul passare del tempo, la discesa nella follia e l’abisso, nonché una già allora feroce disamina sulla società del tempo.
A cinquanta anni dall’originale con ‘The Dark Side Of The Man Redux‘” quel disco diventa quello di Roger Waters, figlio delle sue attuali visioni e sensazioni musicali e della sua attuale interpretazione politica del mondo. Il tutto alla luce del passare degli anni e della saggezza dell’età e della profonda libertà di esprimere le sue idee, anche quando sono controverse.
La produzione di Waters e Gus Seyffert spoglia le orchestrazioni psichedeliche dei Pink Floyd in qualcosa di più crudo e delicato, ma non per questo meno sperimentale, inventivo, strutturato e ricco di intertesto musicale.
Queste le parole di Roger Waters
“L’originale Dark Side of the Moon sembra in qualche modo il lamento di un essere anziano sulla condizione umana. Ma Dave, Rick, Nick e io eravamo così giovani quando l’abbiamo fatto, e quando guardi il mondo intorno a noi, chiaramente il messaggio non è rimasto. Ecco perché ho iniziato a considerare ciò che la saggezza di un ottantenne potrebbe portare a una versione reinventata.
“Quando ho menzionato per la prima volta l’idea di ri-registrare ‘The Dark Side of the Moon’ a Gus e Sean, tutti abbiamo pensato che fossi pazzo, ma più ci pensavamo, più pensavamo ‘non è questo il punto?’.
“Sono immensamente orgoglioso di ciò che abbiamo creato, un’opera che può stare con orgoglio accanto all’originale, mano nella mano attraverso mezzo secolo di tempo”.